VOGLIA DI TRASGRESSIONE - parte quattro - Brescia - Mantova Trasgressiva

VOGLIA DI TRASGRESSIONE - parte quattro - Brescia - Mantova Trasgressiva

Ho respirato profondamente per sentir meno dolore, Raffo smanettava senza ritegno, ma non vedendomi godere, ha estratto il vibratore, e tolto i fili e lo stimolatore dalle tette. Per un attimo ho tirato un sospiro di sollievo, invece lui ha preso dal comò un altro giocattolo erotico, le pallottole cinesi, e le ha infilate nella figa, ancora spaventosamente dilatata dal vibratore. Poi le ha fatte ballare con il cavetto di comando. Ha intensificato il ritmo e le pallottole han fortemente eccitato le pareti vaginali e il punto G, fino a farmi raggiungere un orgasmo squassante che m'ha costretto, controvoglia, a urlare come una vacca. Sfilate le palline cinesi, non soddisfatto, m'ha accarezzato i capelli e ha detto che tra poco sarebbe entrato nel mio culo.
Ero esausta e, quand'è tornato dalla cucina con un tubetto di margarina vegetale, mi son incazzata sul serio.
- Ma che cazzo t'è preso? Fino a ieri sembravi un monaco tibetano e adesso sembri un maniaco sessuale... lasciami in pace!
- Dài Barbi, anche prima dicevi così e dopo hai goduto come una troia...
Guardavo i suoi occhi sbarrati e non lo riconoscevo più. Ero spaventata e... e l'ho lasciato fare. M'ha girato a pecora e ha strusciato l'uccello fra le chiappe dicendo parole oscene fino a farselo venir duro.
S'è spalmato e m'ha spalmato un tot di margarina, infilzandomi senza tanti complimenti. All'inizio è stato difficile entrare, ma quando la cappella è passata dal buco del culo, mi son sentita completamente piena. Presto, non appena è arrivato fino in fondo sbattendomi contro i maroni, mi sono arresa e ho chiuso gli occhi concentrandomi sul piacere. Mi inculava come un porco, continuando a ripetere offese volgari per eccitarsi di più. Io son venuta un'altra volta, ma lui non riusciva a sborrare. Allora ho preso coraggio, mi son sfilata e gl'ho preso in bocca il cazzo, straunto di margarina e di figa, massaggiandogli con forza i maroni finchè non ha goduto accasciandosi sul letto. Per chiudere in bellezza, mi son messa sopra di lui e gl'ho pisciato addosso.
- Ti piace... vero?
- E'... è stupendo...
Finalmente l'incubo era finito e, mentre Raffo si faceva la doccia, l'ho chiuso a chiave in bagno, son scappata da mio fratello (anche lui muratore, 1 metro e 90 per 110 kg) e gl'ho raccontato tutto.
La sera dopo m'ha accompagnato a casa sua per portar via le mie cose e, tanto per esser chiari, l'ha riempito di schiaffoni dicendogli di stare alla larga da me.
Adesso son tornata da mia mamma e, per sfogarmi, mi son comprata un vibratore e navigo su questo sito. E' proprio vero... chi troppo vuole, nulla stringe!

FINE

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