• Pubblicata il
  • Autore: Mario
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Tutta la famiglia -2- - Mantova Trasgressiva


Tutta la famiglia 2
La nostra era un intesa pefetta.
Ormai usavamo solamente una camera e non perdevamo mai l'occasione per fare l'amore.
Io avevo tralasciato i miei studi e seguivo Lara nei suoi.
Ogni esame superato era un'abbuffata di sesso.
Ormai aveva capito che il pompino con il dito nel culo era la cosa che io preferivo.
Spesso la mattina mi svegliavo con la sua testa fra le mie gambe e con il cazzo affondato nella sua gola.
Erano risvegli paradisiaci e io finivo regolarmente per venirgli in gola.
Lei sapeva benissimo che dopo essere venuto potevo rimanere con il cazzo in tiro per molto tempo ed allora veniva il suo turno e lo voleva da tutte le parti.
Con la paura di rimanere incinta preferiva iniziare prendendolo nella fica ma poi mi porgeva sempre il suo buchino che era diventato per me un chiodo fisso.
Non aveva l'abitudine di depilarsi e anche il suo culo aveva intorno allo sfintere una leggera peluria che io leccavo con avidità prima di penetrarla.
Era una cosa che la faceva letteralmente andare fuori di testa e spesso mi ritrovavo con la faccia bagnata dai suoi umori.
Nonostante la perfetta intesa cominciavo a sentire i postumi di tutta quella abbuffata sessuale,
stanchezza e mancanza di concentrazione negli studi.
Perciò non rimasi affranto quando Lara mi comunicò che andava a passare il periodo natalizio a Milano dalla mamma che gestiva un negozio di abbigliamento intimo in centro per stare insieme a lei nelle festività e dare una mano nelle vendite.
La sera prima di partire venne vicino al mio letto e con fare eccitante iniziò uno spogliarello rimanendo in grepier grigia e calze.
Poi mi spogliò usando solamente la bocca e si distese su di me in uno splendido 69.
Avevo sopra di me la sua splendida fica bagnata e pulsante che slinguavo dal clitoride fino al suo buchetto.
Lei a sua volta me lo aveva completamente divorato e stava leccandomi le palle con quella lingua da serpente che aveva.
Ogni tanto si inarcava e gemeva per poi ricominciare quel pompino da vera esperta.
Forse perchè concentrato sul suo sesso resistetti quasi 20 minuti prima di inondarla in gola.
Lei da vera esperta non si fece sfuggire niente del mio nettare che apprezzava sempre di più.
A proposito avevo sentito da una mia vecchia fiamma matura che se usavo il succo di ananas il mio nettare aveva un sapore irresistibile e sembra proprio che avesse ragione in quanto tutte le mie partner non se ne facevano scappare nemmeno una goccia.
Arrivò la mattina e accompagnai Lara alla stazione.
Non voleva staccarsi da me e continuava a baciarmi in bocca con quella lingua che era come una miccia pronta a innescare una bomba.
Stavamo dando spettacolo e controvoglia la feci salire nello scompartimento , mentre mi era balenata l'idea di portarla altrove.
Ci salutammo e sconsolato rientrai a casa.
Volevo far tesoro di quei giorni di tregua, fare ordine nei miei studi e programmare gli esami successivi.
Sali a casa , mi chiusi in camera e sprofondai in un sonno profondo.
Mi sentivo sereno contento della storia che stavo vivendo e con il futuro nelle mie mani.
Dormii fino a sera quando fui svegliato da alcuni colpi sulla porta di camera.
Era la signora Mara la nonna di Lara che mi invitava a cena su da lei visto che aveva preparato dei tortellini fatti in casa e non voleva cenare da sola.
La ringraziai , sapeva benissimo che non avrei mai rifiutato , andavo matto per i tortellini fatti in casa , Mara disse di fare presto e indugiò più del dovuto nel salutarmi , aveva uno sguardo strano e in controluce notai il suo corpo fasciato da una veste abbottonata sul davanti con sganciato qualche bottone di troppo che metteva ancor di più in risalto il suo magnifico seno .
Quella vista ebbe su di me un effetto immediato, una violenta erezione che cercai di arginare andando con la testa sotto il rubinetto dell'acqua fredda.
Feci una doccia e mi profumai più del solito....mi vesti velocemente e con una bottiglia di lambrusco in mano sali' a casa di Mara.
La porta era socchiusa , c'era un buon odore di tortellini al ragu e anche l'atmosfera era molto curata.
Aveva apparecchiato con molta cura e la luce tradizionale era stata sostituita da quela di diverse candele.
Dalla cucina mi disse di aprire la bottiglia e mettermi a tavola che sarebbe arrivata a breve.
Non avevo mai visto Mara cosi, aveva un abito di maglia abbottonato davanti con uno scollo generoso che faceva intravedere tutto quel ben di Dio e la fasciava sui fianchi e sul posteriore alto e sodo.
Per finire delle calze nere e scarpe con un tacco generoso fatte per non camminare ma per arrapare.
Ero un po' impacciato ed eccitato e non sapevo fino a che punto potesse spingersi quella provocazione.
Iniziammo a pranzare e la conversazione si fece sempre più fluida mi confido che dalla scomparsa del suo povero marito quasi dieci anni fa non aveva avuto più storie con altri uomini , e che tutto sembrava procedere come sempre fino a quando aveva sentiti quegli strani rumori che venivano dalla mia camera.
Eramo mugolii di piacere e veri e propi urli quando Lara raggiungeva l'orgasmo.
Non riusciva più a dormire serenamente e spesso si svegliave sudata e piena di voglia.
Poi aveva saputo da sua nipote cosa ci piaceva fare e lei era entusiasta del mio pene cosi grosso che la riempita fino alla gola.
Cosi dicendo si era portata dietro di me e mi stava accarezzando le spalle e il petto.
Mi aveva preso i capezzoli fra le dita e li stringeva e carezzava.
Aveva il fiato corto e non aspettava altro che essere posseduta.
Mi girai fino ad avere i suio seni all'altezza dlla bocca.
Aprii il vestito e cominciai a baciarli.
Erano enormi morbidi e profumati
Sganciai i reggipetto e Mara mi prego di fare piano per non sciuparlo, non riusciva a trovare reggiseni che contenessero una nona misura come quella che aveva.
Una volta liberati mi trovai a nuotare con la faccia in quel mare baciai i suoi capezzoli che erano gia turgidi e grossi come olive, proprio come quelli di Lara... un marchio di famiglia e se il resto era come me lo immaginavo ci saremmo divertiti.
Mara ormai era partita, mi strappo la camicia di dosso e mi fu sopra ancora mezza vestita.
Voleva che gli baciassi la fica e me la sbattè sulla faccia già bagnata e enorme.
Quasi soffocavo in quel mare , ma con colpi sapienti di lingua sul clitoride la feci venire quasi subito.
Con lei sotto mi apprestai ad un 69 con il mio cazzo ormai di marmo nella sua bocca.
Non volevo venire subito e cosi lo misi fra le sue enormi tette in uno splenda spagnola.
Lei che continuava a godere come un ossessa cominciò a baciarmi le palle per poi passare al mio culo.
Con le mani suio miei fianchi mi aveva bloccato e con quella lingua da serpente mi stava inculando.
Una sensazione unica che non avevo mai provato e non resistetti più , venni tra le sue tette in maniera esagerata.
Nemmeno il tempo di riprendere fiato che già lei con un pompino cercava di rimettermelo in tiro per essere scopata.
Mi stupii del mio recupero e lei contenta si dispose a gambe larghe davanti a me con il bacino che si muoveva già.
Entrai senza nessuna precauzione e fu come mettere un dito in un bicchiere.
Una fica bagnatissima ma enorme anche per un pene come il mio.
Mi esortava ad andare più a fondo ma io ero gia in fondo con le palle pronte ad entrare.
Allora cominciai ad infilargi anche due dita, poi un terzo ed infine tutta la mano.
Guardavo la mia mano scomparire nella sua fica fino al polso e oltre , e lei finalmente riempita si agitava come un ossessa.
Pompavo e ruotavo la mia mano dentro di lei e sentivo il suo piacere aumentare fino a quando un getto furibondo di liquido mi inondo fino al gomito.
Mara era distrutta o perlomeno sembrava esausta ed io non riuscivo ad alzarmi in piedi.
Siamo stati cosi a guardarci per diversi minuti soddisfatti e sfiniti fino a quando lei mi ha detto che il modo per farla godere era proprio quello che avevo adottato, non c'erano cazzi grandi e grossi che potesero riempire la sua fica.
Il mio 'Attrezzo ' che apprezzava per le sue dimensioni non era adatto alla sua fica, ma lo avrebbe voluto sentire volentieri nel suo culo.
Cosi dicendo si mise prona davanti a me con il suo culo peloso in evidenza .
A quella vista mi ritorno duro come il marmo e senza aspettare oltre lo indirizzai sul suo sfintere.
Con una piccola pressione iniziai ad incularla e con mio grande piacere avevo il mio pene racchiuso in una calda morsa di carne.
Iniziai a pomparla prima lentamente e poi con più foga mentre con le mani cercavo di contenere quegli enormi seni e splendidi capezzoli.
Dopo pochi minuti venni copiosamente dentro di lei che stava mugolando e agitandosi come un ossessa.
Quando lo tolsi notai le forti contrazioni che aveva che allargavano e stringevano lo sfintere, fino a quando un rivolo di sperma colò sulle sue gambe.
Continua.........

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31/05/2012 23:47

Expert

Per Alfa e kriss : Nella pagina dell'elenco delle storie, ci sono tutte le norme del sito, sotto queste note in corsivo c'è scritto scrivi la tua storia, ci klicchi sopra e ok!

31/01/2013 11:41

Paolo

Che stronzata. Una vecchia nonna strafiga, maiale e con una Nona. Una NONA! E che è un numero da circo?

27/04/2012 08:46

kris

che bella storia mario adesso aspettiamo il racconto sulla madre di lara. Però ammettilo e una famiglia di gran troie.. Ma dimmi una cosa come si fa a publicare una storia su questo sito? Mi date una mano?

16/05/2012 12:13

alfa

x expert,io ho seguito la procedura ma non funziona.....suggerimenti?

03/05/2012 21:22

Expert

X KRIS Vorresti scrivere un racconto? Ma è così semplice, klicca su "Torna all'elenco delle " e scorri tutti i titoli, sotto trovi scritto " Scrivi la tua storia" , klicchi e ti esce la pagina con lo spazio per scrivere le porcatelle che hai vissuto o che le pensi. Io amo gli incesti, spero sia un racconto che tratti di questo.- buon lavoro

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