Pompino all'imbianchino  - Mantova Trasgressiva

Pompino all'imbianchino - Mantova Trasgressiva

Ciao bella gente, mi chiama Mauro e sono un ragazzo che fa l'imbianchino di mestiere, voglio raccontarvi questa trasgressiva avventura che mi è capitata una volta quando sono andato a casa di una donna che viveva da sola e aveva bisogno di dare di bianco alla sua sala, era un lavoretto di una giornata, la stanza non era molto arredata, la signora una bella stangona di un metro e ottanta, con i capelli lunghi e mori, ricordo che quando mi sono presentato per fare il lavoro mi aveva accolto in accapatoio perchè era appena uscita della doccia, io mi stavo organizzando per iniziare coprendo i pochi mobili che erano in sala e stavo preparando la vernice intanto che lei si era andata a vestire. Avevo appena iniziato quando dalla camera sbuca lei vestita in gonna e tacchi come se dovesse andare in un locale esclusivo ad una cena importante e mi chiese se poteva approfittare della mia scala per tirare giù da un mobile in alto un vaso di fiori... chiaramente avevo acconsentito e una volta pronta mi chiese di tenergliela stretta, mentre era in alto scala mi era venuto in automatico dare un'occhiata sotto alla gonna scoprendo con mio immenso piacere che sotto non aveva le mutandine, lei nel mentre temporeggiava a mio parere a posta per fare la gatta morta sculettando e allargando le gambe... ero già infoiato, nella mia mente pensavo come sarebbe stato mettergli la testa in mezzo alle cosce e leccargli la patata, propio in quel momento lei si era girata beccandomi in pieno mentre gli guardavo sotto alla gonna. Ero un po imbarazzato sul momento, lei mi sorrise e mi chiese se la volevo assaggiare, io spalancando gli occhi incredulo con immensa gioia avevo avvicinato il mio viso alle sue gambe e lei che era sulla scala di schiena sporgeva il suo sedere in fuori verso di me, ricordo ancora il profumo della sua vagina e quel sapore di buono che aveva, era tutta rasata, calda e morbida, sarei stato li a leccargliela per ore ma avevo un lavoro da sbrigare e quindi ero rimasto li masturbandola anche con le dita fino al suo orgasmo. Una volta venuta mi aveva riconsegnato la scala, ero in piedi che stavo finendo gli angolini che mi ritrovo lei sotto che mi fissava il pacco, io sorridendo gli chiesi se lo voleva assaggiare come aveva detto lei che chiaramente mi rispose di si, avvicinandosi sempre più fin ad arrivare a prendermelo fuori iniziando a succhiarmelo... era la mia prima volta che lavoravo mentre mi facevano un pompino, sentivo i ciocchi di quando lo succhiava e la cosa mi faceva impazzire, ad un certo punto avevo rimesso il pennello nel secchio e gli tenevo la testa con le mani spingendoglielo sempre più in gola, era il bocchino più spettacolare della mia vita tanto che dopo poco gli sono venuto in bocca e lei con scioltezza aveva mandato giù tutto...

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