- Pubblicata il 10/01/2011
- Autore: Vogliosentire
In caserma - Mantova Trasgressiva
quello che sto per dirvi risale ai tempi della mia vita sa militare.era il 5 ottobre 1970 quando arrivai alla destinazione a me assegnata.tra le pratiche di registrazione e l'assegnazione dei posti letto,si fecero le 4 di mattina.andai in branda stanco come un asino e mi addormentai subito.alle 6 vennero a darci la sveglia e ci porterono alle docce(erano completamente aperte),io,essendo alquanto timido e riservato provavo una certa vergogna nel denudarmi davanti ai miei camerati e mi spogliai tenendo addosso l'accappatoio.quando purtroppo arrivò il mio turno.per forza di cose fui obbligato a toglerlo per poter entrare sotto l'acqua.avevo venti anni ed ero poco più che un adolescente,il mio corpo era privo di peli e le mie forme erano armoniose.dopo un primo attimo di smarrimento,presi il coraggio a due mani e dopo essermi bagnato del tutto,iniziai ad insaponarmi completamente senza badare a chi mi stesse di fianco e mi lavai del tutto senza più nessuna vergogna(evidentemente l'esperienza che stavo facendo mi aveva disinibito.ad un certo punto sentii qualcosa sfiorarmi il sedere e voltandomi vidi un mio commilitone che scherzando mi disse.LO VUOI?,mostrandomi il suo cazzo,anche io la presi sul ridere e gli risposi:si,però devi lavartelo per bene.tutto finì con una risata e dopo esserci rivestititi ci dirigemmo al reparto.trascorse una settima na di normale vita in caserma fatta di addestramenti e lavori vari,io non pensavo più a quanto accaduto nelle docce.tornò la giornata della doccia e ci ritrovammo tutti nei locali di lavaggio nudi come vermi giocando e scherzando.quando fui sotto l'acqua,di nuovo sentii qualcosa che mi scorreva tra le natiche.era di nuovo quel ragazzo ma stavolta aveva il cazzo ingrossato e con la cappella di un color rosso fuoco.rimasi sorpreso.poi gli chiesi:Ma ti sei masturbato?,no,mi rispose lui mi ha eccitato la vista delle tue chiappe,hai un culo meraviglioso con la sua forma a mandolino e la pelle liscia come la seta.Dai,dissi io sorridendo,smettila di scherzare,non fare il matto.Ti prego di scusarmi rispose,non so cosa mi è preso.ci avviammo a riprendere le attività e tutto finì lì.Al termine della giornata.quando andammo a letto non riuscivo a prendere sonno.mi tornava sotto gli occhi quel cazzo grande.provavo spavento ma anche eccitazione ripensando a quell'arnese,non ce la feci più e visto che tutti dormivano mi avvicinai al letto del mio compagno.lentamente lo scoprii osservando il gonfiore che si intravedeva sotto gli slip.stetti un pò a guardare e tornai a letto,ma non dormii per niente.mi resi conto che ero attratto da quel pene e la voglia di toccarlo mi stuzzicava sempre più eravamo in una camerata piccola e senza pianton e.la sera dopo,quando tutti furono addormentati tornai di nuovo accanto al letto del mio compagno.era sveglio anche lui e mi sorrise.senza parlare tirai fuori il suo uccello e iniziai ad accarezzarlo.lentamente iniziò ad indurirsi fino ad arrivare al massimo della sua dimensione.era grosso,duro,bollente,io lo masturbai con dolcezza godendo della durezza e delle dimensioni di quel bastone ma quando fù sul punto di godere mi disse di fermarmi.si alzò in piedi e me lo appoggiò sulla bocca,hai delle labbra da succhiacazzi,mi disse.prendimelo in bocca.senza pensarci avvolsi la sua cappella con le labbra carnose,lo tenni per un pò fermo nella bocca e poi iniziai a spompinare quel grosso tarello.non lo avevo mai fatto,ma riuscivo a prenderlo tutto,leccavo e succhiavo mentre lui mugolava per il piacere.mi scaricò in bocca tutta la sborra che ingoiai completamente ripulii il cazzo con la lingua e dopo averlo baciato lo lasciai co un ultima leccata.quella sera esplose in me la donna che non sapevo di essere.MI PIACEVA IL CAZZO.